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Apple, ecco come sono fatti i MacBook da 999 dollari

di Luca Moroni

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15 Ottobre 2008

Nella mattinata di ieri a Cupertino, la sera qui in Italia, le luci si sono accese sulla rinnovata gamma di portatili di Apple: MacBook, MacBook Pro e MacBook Air, confermando a grandi linee i rumors che erano circolati nella Rete nei giorni precedenti. Steve Jobs, scherzando ancora sul suo stato di salute, ha tracciato le linee guida del rinnovo della Mela in questo settore.
Niente fascia bassa o netbook, mercato considerato troppo prematuro, nessun Blu Ray per l'intrattenimento, visto che non ha preso piede ed è ancora troppo costoso. Si bada molto alla sostanza e il paradigma dei nuovi MacBook è l'elegante chassis in alluminio, "unibody", che permette di aumentare la robustezza del portatile, diminuendone al contempo lo spessore e gli scarti di materiale in fase di produzione, in quanto deriva da un singolo blocco di metallo.
Display da 13 pollici per il MacBook e uno da 15 pollici per il MacBook Pro, i prezzi sull'Apple Store partono da 1.199 euro per il primo e 1.799 per il secondo. Rimane un MacBook bianco aggiornato con un hard disk da 120 Gb con un prezzo ribassato a 949 euro. Aggiornato anche il modello Macbook Pro da 17" che resta con lo chassis di precedente generazione ma aumenta la risoluzione del monitor (1.920 x 1.200). Il MacBook Air ha un prezzo di base di 1.699 euro e porta la capacità di storage a 120 GB.
Novità sostanziali dunque nella parte esteriore, oltre alla scocca in alluminio monoblocco, troviamo il display a Led, la tastiera stile MacBook Air e l'ampio touchpad in vetro senza bottone sottostante, con caratteristiche multitouch come quelle che si trovano sull'iPhone e la possibilità di configurarne il funzionamento via software, creando dei bottoni virtuali. Ma anche all'interno alcuni cambiamenti importanti sono avvenuti.
Quello più evidente è il passaggio da piattaforma Intel ad Nvidia, quest'ultima scelta perché garantirebbe migliori performance dal punto di vista grafico. Il chipset scelto integra una parte video Geforce 9400M, la vera novità in fatto di componentistica per portatili, che aumenta di quasi cinque volte le prestazioni rispetto alla grafica integrata di casa Intel dei precedenti Macbook. Nei modelli Macbook Pro, il chip video raddoppia, oltre al Geforce 9400M è incluso anche il chip Geforce 9600M, il che permette di risparmiare sul consumo energetico o avere maggiori prestazioni grafiche a seconda che si utilizzi il primo o il secondo chip. Di Intel resta comunque il processore principale Core 2 Duo con frequenze a partire da 2,0 fino ad arrivare a 2,5 GHz.
Sul fronte video è anche da segnalare la presenza della MiniDisplay Port, uno standard di interconnessione per il segnale video, con dimensioni del connettore ridotte del 10% rispetto alle altre interfacce tradizionali (per esempio Hdmi) ed è uno standard di mercato non proprietario che permette per esempio di connettere i MacBook al nuovo monitor Cinema Display da 24 pollici e tecnologia a Led, presentato nella stessa conferenza di ieri, e disponibile sul mercato a partire da novembre ad un prezzo di 849 euro.
Il display a Led (Light emitting diode) presente nei MacBook, permette di consumare il 30% di energia in meno rispetto agli schermi tradizionali, eliminando anche il mercurio e l'arsenico nel vetro. Una tematica che ad Apple, molto attenta all'immagine, inizia a stare molto a cuore, visti i posti i non proprio lusinghieri che GreenPeace, stilando la classifica delle aziende "più verdi", ha da sempre assegnato alla società di Steve Jobs. Diverse le certificazioni associate a questi prodotti per testimoniarne l'interesse ambientale tra cui Energy Star 4.0, Epeat Gold e RoHS.
Considerando la quota di mercato che Apple è riuscita ad erodere negli ultimi mesi ai notebook con Windows, anche grazie al fatto che Vista non ha preso piede come Microsoft avrebbe voluto, è possibile che con questi nuovi modelli Apple possa interessare una fascia ancor maggiore di utilizzatori, che trovano nel MacBook un portatile con buone prestazioni, ricco di software ad un prezzo adeguato, nel MacBook Pro un valido strumento di lavoro soprattutto per chi è nel campo grafico o video e infine nel MacBook Air l'oggetto del desiderio da far ammirare, e invidiare, al collega o all'amico. cento in meno rispetto all'attuale listino.

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